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  • Immagine del redattoreFrancesca

Fate scendere Sfera Ebbasta dal banco degli imputati. La musica non uccide!

Aggiornamento: 19 gen 2019

Racconto solo ciò che vedo e vivo. Non parlo per cliché e non mi omologo mai. Questo accade da quando ero #ragazzina. Oggi sono una #mamma. Una delle mie figlie è #adolescente e tutto quanto sta accadendo fuori da casa mia mi inquieta e mi spaventa. Parecchio. Non è semplice bilanciare il tempo in maniera giusta ma bisogna esserci sempre per i figli. #Presenza e #sanivalori possono dare la giusta sferzata a questa giovanissima generazione senza né #santi, né #eroi, che cerca #miti sopra le righe perché nessuno gli ha mostrato cosa sia l’#amore. I #bambini crescono respirando, osservando, imitando. Diventano #ragazzi che abbiamo costruito noi in casa (in tanta parte) e gli altri fuori casa (in minima parte).

Il caso #SferaEbbasta merita una diversa lettura da quella che ho visto gli è stata data finora.



La musica non ha mai ucciso nessuno. Se ciò è accaduto, non me ne sono accorta.

La mia #adolescenza è appartenuta all'epoca del poker #Vasco-#Ligabue-#Baglioni-#Ramazzotti.

E in questo poker, in un'età definita, dagli esperti, complicata e delicata, mi "rapisce" il più spericolato dei #moschettieri. Non ho il #fegatospappolato e non ho mai vissuto una vita #straviziata. Come me, tanti, tantissimi che hanno amato e amano #Vasco.


#SferaEbbata e la sua #purpledrunk finiscono su un banco degli imputati, che andrebbe riservato alla mia generazione genitoriale. Incapace di ascoltare e di amare (spesso anche se stessa), vogliosa di ostentare (quanta colpa hanno i social!), presa dalla smodata smania di mostrare una famiglia #MulinoBianco, che altro non è se non la caricatura aberrante della famosa pubblicità.



Siamo tutti colpevoli in questo osceno e perverso film reale, che ci mostra #ragazzini drogati e alcolizzati. In tanti l'hanno letta come la trasposizione reale degli inviti lanciati dal #rapper nelle sue rime (ma cerchiamo di essere #seri!). Io la leggo come puro #masochismo figlio della #solitudine dei ragazzi e della #distrazione di #mamme, intente a fingere di essere #perfette (mai un capello bianco, mai un’unghia con lo smalto scalfito, mai un accostamento di capi e accessori casuale, fosse pure per andare in palestra) e #papà intenti a mostrarsi i più #fighi e #ricchi del mondo, che insegnano a "pesare" il conto corrente della gente, dimenticando che di quello che hanno, nella maggior parte dei casi, nulla è stato conquistato. Eredità. Disegni prestabiliti. Conosco mamme che non hanno orari d'ufficio e, nella maggior parte dei casi, non lavorano neanche (mariti ricchi). Eppure, al ritorno da #scuola non ci sono a #casa.


Le mamme non sono là ad #accogliere i figli con un #sorriso e il pranzo a tavola. Ad #ascoltare com'è andata la giornata. Domanda banale? Si. Fastidiosa? Forse. Ma tuo figlio sa che tu sei là. Lo stai aspettando. Si innesca quel sano #sentimento di far #felice, almeno un po', chi ti ha messo al mondo. Di preoccuparsi di non deludere. O almeno provarci.

Le mamme di oggi hanno un'agenda convulsa, anche quando non lavorano. Palestra, parrucchiere, estetista, caffè e aperitivo con le amiche. #Beneficenza. Giusto. La beneficenza. Quella roba che sistema la #coscienza e, intanto, ti perdi i #figli tuoi.

E se davvero la vogliamo far valere la tesi per cui #comaetilico, #tossicità, #alcolismo li ha diffusi #SferaEbbasta, dovremmo essere almeno onesti ad ammettere che il #terreno di quel #seme l'ha creato la mia #generazione. Non nascondiamoci dietro un #ragazzetto che, se smontato dei capelli rossi, i denti d'oro, gli anelli e le ecopellicce che indossa, è uno qualunque. Quanto potere gli attribuite! Che #giocoperverso a ripulirsi le coscienze.


Di questa generazione musicale fa parte anche il poeta #Ultimo, un genio delle parole e del sentimento, come lo ha definito anche #Vasco. Un sentimento che fa fatica a camminare. Fanno parte i #Maneskin, anche, che mettono in rima “avevo una giacca sgualcita e portavo tagli sui polsi” e non mi sembra ci siano stati suicidi di massa spinti da queste ballate. Fa parte #Ghali, che inneggia al sociale e al riscatto degli ultimi.


In tutto questo #SodomaeGomorra si è completamente disintegrata l’#amicizia, quella vera, quella sentita, quella che vivevo io quando di anni ne avevo molti di meno e per una sola volta che mi sono ubriacata al punto di dimenticare dov’ero e come mi chiamavo, le mie amiche e il fidanzato di una di loro mi hanno portato fin dentro il letto di casa mia e si sono assicurati che fossi #fuoripericolo.


Ho ricordato questo episodio quando ho letto un raccapricciante racconto di #GiuseppeGrimaldi sul quotidiano #IlMattino. La notte di #Capodanno, quattro persone, passeggiando dal #Lungomare a #PiazzaPlebiscito vedono un ragazzo disteso su una panchina. Stava molto male. Accanto a lui un “amico”, che rassicura i quattro estranei di aver telefonato i genitori del ragazzo: stanno arrivando. Passano due ore. I quattro ripercorrono la stessa strada e trovano il ragazzo quasi morto sulla panchina. #Solo. L’“amico” si è dileguato nel nulla. Il ragazzo è salvo grazie all’intervento di questi estranei. C'è aridità in giro. Troppa aridità.


Abbiamo disintegrato il mondo. Proviamo a rimettere ordine. Ognuno in casa propria.

Lasciando camminare in giro la versione migliore di noi. Basta poco. Basta esserci e amare!

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