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Lettera aperta a Giuseppe Conte (dipendente del popolo italiano)

Aggiornamento: 26 apr 2020

Caro #GiuseppeConte, dipendente del #popoloitaliano,


in quanto tuo #datoredilavoro, visti i #pessimirisultati fin qui raggiunti da te e dal comparto (#Governo), che in questo tremendo momento (Emergenza sanitaria da #Covid19) è sotto la tua guida, ritengo opportuno convocarti nel mio ufficio (indossa #mascherina a norma e #guanti) e affidarti una comunicazione, che dovrai condividere con gli altri tuoi colleghi (tutti) e rendere immediatamente operativa.


MA PRIMA DI TUTTO, ACCOMODATI E GUARDA QUESTA ABERRANTE SINTESI DEI DUE MESI ITALIANI!


Siete incapaci! Irrimediabilmente, innegabilmente #INCAPACI! Non abbiamo la possibilità di cancellare le #bare, di far tornare in vita chi la #vita l'ha persa perché dai microfoni del #Parlamento "è una banale influenza"! Non siete riusciti a contenere il numero inaccettabile di #morti! Non siete riusciti a contenere la #speculazione, con costi di #mascherine, #igienizzanti e #guantinlattice, che hanno subito un'impennata allucinante! Ma abbiamo la possibilità di evitare che continuiate a fare danni, tra aperture di attività con 1.000 restrizioni e investimenti richiesti per mettere tutto in sicurezza, che le spingeranno al fallimento (ma a voi importa che si rimetta in piedi il sistema "economia al collasso" a spese dei vostri datori di lavoro e magari di qualche altra vita!), Decreti bluff e, soprattutto, la paura che il virus stia ancora in giro bello arzillo e voi ci stiate spingendo verso l'immunità di gregge. Che pensiero tremendo e tormentato! Il vostro indegno comportamento spinge noi datori di lavoro ad agire almeno sull'economia del Paese, presente e futura. Immediatamente!

Sono una #PartitaIva, quell’entità che non ha trovato spazio e supporto nel #DecretoCuraItalia, ma ormai, visti i risultati (nulli) ottenuti da chi di spazio ne ha trovato (dov’è la #CassaIntegrazione garantita per il 15 aprile e dov’è il #bonusINPS?), non mi rammarico neanche più.

Iniziamo da un dato importante che potrà stabilire i reali ruoli dell’economia italiana, mettendo ordine tra datori di lavoro (le partita iva italiane: solo nell’ultimo triennio, come da sintesi MEF, ne sono state aperte 1.570.500, ripartite tra persone fisiche (tra cui me, ma sono molto più vecchia: correva l’anno 2007), società di capitali, società di persone, soggetti non residenti, altre forme giuridiche) e dipendenti (Presidente della Repubblica, Presidente del Consiglio, Ministri, Deputati, Senatori e politici regionali e cittadini). E questa è la prima prospettiva esatta in cui dobbiamo metterci per fare ordine e procedere nella giusta direzione.

Avete completamente perso la bussola. E, ora, al netto dell’invito ai miei connazionali di seguire lo #Scioperofiscale, al quale io, ovviamente, aderirò (come aderiranno in tanti che con partite iva appese al chiodo e attività chiuse non hanno risorse), il primo ruolo urgente che ti affido è l’emanazione di un #Decreto in cui risolvi il problema #AgenziedelleEntrate, a cui hai dato il via libera a procede in data 1 giugno. Una follia! Di seguito le voci da mettere in Decreto (già che ci siamo, lo facciamo completo e non aspettiamo altri decreti).

Congelamento biennale (2020-2021) del monte #debititasse, che, già sistemati dai nostri commercialisti, tramite rateizzi e ravvedimenti, in F24, MAV, RAV, dovrebbe percepire l’Agenzia delle Entrate. Congelamento biennale (2020-2021) #rottamazione, che sempre dovrebbe percepire l’Agenzia delle Entrate. Annullamento #annofiscale2020 (abbiamo lavorato solo i primi due mesi e chissà quando riprenderemo, senza contare che alcune fatture emesse non sono state pagate e... chissà se e quando). L’anno 2021 è l’anno del #nuovoregimefiscale: annullamento #scaglioniIrpef (unica percentuale: 10%); adeguamento dell’#Iva al tasso più basso applicato in Italia (4%), con conseguente annullamento del 10% e del 22%; adeguamento della #tassadiscrizione agli ordini professionali alla quota versata dai giornalisti: 99 euro/anno; annullamento degli #acconti sull’anno fiscale successivo; annullamento degli acconti cassa previdenziale e versamento alla cassa di max 10% (di cui 5% a carico del committente e 5% a carico del consulente); tetto #regimeforfettario (specchietto delle allodole con cui avete fatto incoming di partite iva) fissato a 80.000 euro, senza alcuna possibilità di essere messo in discussione in nessuna legge fiscale e in nessun decreto successivi all’anno 2020. L’anno 2022 è quello in cui andiamo a tirare fuori dal congelatore i debiti tasse (rimessi in pagamento senza mora, perché il blocco è stato causato da una crisi generata da una pandemia mondiale!) e calcoliamo anche le tasse dovute nel 2019 e nel 2020 (quando era in vigore ancora il vecchio sistema fiscale, a voi tanto caro!).


Alcune di queste voci sono valide per tutte le partite iva. Altre solo per i liberi professionisti. Mi raccomando, abbi cura, estrema cura di #ristoranti, #bar, #lidi (siamo vicini all'estate), #discoteche (luoghi di aggregazione, con apertura lontanissima!); dei settori dello #spettacolo (#cinema, #teatro, #live) e della #cultura. Agevoliamoli nei fitti (bloccandoli con Decreto) e apriamo un tavolo di confronto con i rappresentanti di categoria, per capirne e conoscerne da vicino le reali esigenze (smettetela di essere così lontani dalla quotidiaità fuori da palazzo!).

Ora, come tutte le #aziendeincrisi (l’azienda Italia indubbiamente lo è), caro Conte, mi vedo costretta a rivedere l’#organigramma, con taglio netto di voci inutili, che dovrebbero rappresentare il fiore all’occhiello del #Belpaese ma in questo momento “si dispensa dai fiori”.

Non è più possibile sostenere l’inutile e gravoso costo dei #SenatoriaVita: circa 20.000 euro/mese per 6 persone, che non producono. Organizza una festa d’addio e 6 assegni di 60.000 euro ciascuno, in segno di riconoscenza della loro “onorevole” figura, di cui in questo momento abbiamo meno bisogno di ieri.

Oltre ai #licenziamenti dobbiamo, purtroppo, provvedere anche a tagli concreti e importanti di #stipendi, che consentirebbero all’#Italia di avere realisticamente risorse importanti e immediate e di fermare finalmente le tue dirette trafelate, umilianti (per noi!) e cariche di entusiasmo (tutto tuo!), in cui annunci follie (da ultimo, liquidità immediata per #400miliardi alle #imprese e #RecoveryFund… su quest’ultimo argomento, consiglio anche questa lettura, che mi dà ragione sul tuo falso entusiasmo).

Ancora. Puoi spiegarmi per favore quale demonio abita il tuo corpo? In una condizione come quella che stiamo vivendo, tu disponi l’apertura delle ricevitorie di #Lotto e #Supernalotto per lunedì 27 aprile? Tralasciando la considerazione che, ancora una volta, chiedete a noi di pagare per voi, ma l’hai capita davvero la #condizionedisperata degli italiani? Ti sei reso conto che noi, popolo italiano, davanti alla vostra incapacità, stiamo facendo la #spesa per chi non può mettere il piatto a tavola? Torna immediatamente sui tuoi passi! E, al licenziamento dei Senatori a vita, al taglio dei vostri stipendi (fissati nella cifra di non più di 4.000 euro lordi per ognuno di voi) e al taglio immediato anche dei vitalizi, aggiungo il montepremi #Superenalotto di 36.300.000 euro.

Visto come ti ho tirato subito fuori i soldi per far fronte alla crisi?

Una considerazione merita pure il "geniale" #FondodiGaranzia, con cui ci hai reso (o hai pensato di farlo) ostaggi delle banche! Io, per reddito, sarei rientrata tra quelli che avrebbero avuto accesso al massimo di 25.000 euro. Prestati a un #interesse di 1,23% con un versamento immediato dello 0,25% di apertura pratica. Ovviamente ci ho rinunciato! E lascia in pace anche le aziende, che per accedere a questo fondo, dovrebbero firmare un accordo con i sindacati garantendo lo stesso livello occupazionale pre-Covid-19.

Altri temi li affronteremo tra qualche giorno. Intanto ti ho già affidato una settimana impegnativa. Datti da fare, Conte, ti sto dando una chance pacifica. Il popolo annuncia una seria #RIVOLUZIONE!

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