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PARTITA IVA. Il Grande Bluff del bonus 600 euro

Aggiornamento: 29 mar 2020

Ciao, sono sempre #PartitaIva e oggi noto, come io, da #GrandeEsclusa dal Decreto CuraItalia, sia diventata la #GrandePresaInGiro dal decreto interministeriale, firmato dal Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Nunzia Catalfo, di concerto con il ministro dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri, in cui vengono fissate le modalità di attribuzione del fondo per il reddito di ultima istanza. Si parla di misure a sostegno dei liberi professionisti. Si parla di me. La fonte da cui apprendo è Il Sole 24 Ore.



«Il bonus andrà chiesto alla propria cassa e sarà erogato a chi ha avuto redditi fino a 35mila euro o, tra 35 e 50mila, abbia subito cali di attività di almeno il 33% nei primi 3 mesi 2020». (Il Sole 24 Ore)

Ora, ragioniamo insieme, perché a me, povera #PartivaIva del #Sud (e mai come in questo momento storico non mi sembrerebbe il caso di fare alcuna distinzione tra #Nord e #Sud di un Paese, la cui unità è stata sancita nel 1861), mi pare davvero di essere messa nelle mani di chi non conosce affatto la mia quotidianità e la mia gestione reddituale.

Fino al 4 marzo, data della prima sentenza in Campania (la situazione è grave, chiudiamo le scuole), inasprita poi il 9 marzo (ora ci chiudiamo tutti in casa, perché se no da questa situazione allucinante non ne usciamo più!), le Partite Iva #LiberiProfessionisti attive e produttive (come la scrivente), nei mesi di gennaio e febbraio hanno lavorato ed emesso fattura (qualcuna ancora non evasa… e chissà “se” e “quando”).

Quindi, tutto rallenta e ha brusco blocco da fine febbraio (il primo trimestre, di cui si legge nel decreto interministeriale, è bello che andato!), ragion per cui l’eventuale calo dell’attività non può essere legato al Covid 19 ma è una condizione fisiologica (ed eterna) del libero professionista. Questo giusto per dare un elemento di riflessioni in più a quelli che hanno nelle loro mani il potere di agire per il bene degli italiani (???).

Cari signori, che vi chiudete nelle stanze del potere e decidete cosa sia giusto fare, state sbagliando proprio la direzione. Così non ne usciamo e non ne usciremo mai!

La strada è una sola: azzeramento del debito 2020 e nuovo sistema fiscale, che non sia ai limiti dello #strozzinaggio. E questo per chi, come me, da fonte #MEF, è parte del 70% delle partite iva aperte nel triennio 2017-2018-2019 (ma anche a guardare gli anni precedenti, siamo sempre stati in maggioranza!).

Io, Partita Iva, e le mie gemelle, siamo la spina dorsale dell’Italia. Se noi ci inginocchiamo, Cara Italia, tu crolli!

E permettetemi anche un OFF TOPIC (che poi tanto Off non è!): smettetela di fare passerella politica in vista delle prossime elezioni, cavalcando il tema Partita Iva. Da anni vi osserviamo indignati, ma la necessità di badare al quotidiano non ci ha mai permesso di farlo davvero con attenzione: ognuno di voi è già stato al Governo e non ci ha mai considerate concretamente. Per dovere di giusta e corretta informazione (resto pur sempre una giornalista), sappiamo che ci avete messo nei vostri programmi politici ma sappiamo anche che non siete mai stati in grado di attuare il "buono e giusto" per il popolo. E dateci pure un segnale, perché finora ho visto noi (cittadini qualunque e personaggi del mondo dello spettacolo) mobilitarci per le raccolte fondi e ho visto sempre noi (cittadini qualunque) correre in aiuto degli artigiani dei nostri territori. Quanti di voi hanno ridotto i loro stipendi da capogiro per sostenere gli ospedali, acquistare mascherine e camici, mettere in protezione chi sta ore e ore in prima linea per salvare vite umane? Ah no scusate, qualunque cosa accada, fosse pure una pandemia, PRIMA IL VOSTRO... poi forse quello di qualcun'altro. FORSE!


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